1947-07-16 – L’affondamento della motobarca Annamaria

La tragedia dell’Annamaria inizia nel primo pomeriggio del 16 Luglio 1947 nella “Colonia Milanese Fondazione Solidarietà Nazionale” di Loano.

Un cambiamento di programma, il divieto di accedere ad un cinematografo locale, spinge il direttore della Colonia a inviare 81 bambini e tre maestre in gita all’isola Gallinara.

Un viaggio già effettuato senza problemi al mattino per le femmine e che viene ripetuto con le stesse modalità.

Bambini e donne sono caricati su una vecchia motobarca, senza alcuna sicurezza.

A bordo non vi sono salvagente e battelli per un’eventuale emergenza.

Il natante è inadatto ad accogliere tante persone e testimoni oculari diranno che navigava quasi sprofondato nel mare, con il bordo a pochi centimetri dalla superficie dell’acqua.

Forse per tale motivo i due capibarca non osano affrontare il mare aperto e fanno viaggiare l’Annamaria a pochi metri dalla linea di costa.

Quella che sembra una misura di sicurezza, essere vicini alla riva in caso di avaria, diventa la causa principale dell’incidente.

La barca arriva all’altezza della regione Burrone poco prima della spiaggia pubblica di Albenga: una zona poco frequentata dai bagnanti.

Un tratto sassoso lontano dal centro un paio di chilometri, isolato dalle campagne retrostanti dall’alto terrapieno della ferrovia.

L’accesso è uno stretto tunnel sotto i binari a fianco di un viottolo polveroso circondato dalle canne.

Circa dieci anni prima è stato costruito in quel punto, pressochè deserto, lo scarico delle fogne cittadine.

La ditta aveva realizzato un piccolo pontile per sistemare i tubi in mare.

Alla fine dei lavori il molo provvisorio è smantellato, tranne un palo, una putrella di ferro che si è conficcata nel fondo vicino alla riva e gli operai non riescono a rimuovere.

Fuoriesce dalla superficie dell’acqua per quasi due metri.

E’ visibile e i Tecnici del Comune giureranno di avervi posto delle segnalazioni.

Ma una mano ignota ha divelto la parte superiore della putrella.

Il ferro nel dopoguerra è ricercato e la putrella rappresenta una giornata di lavoro.

Chi la sottrae ha fame e non pensa certo alle terribili conseguenze del gesto: lascia il restante palo di metallo a pelo dell’acqua senza alcun segnale.

 

 

E l’Annamaria, per motivi di sicurezza, va a passare proprio a poca distanza dalla riva.

Infila il palo con la prua e si apre uno squarcio enorme nello scafo.

Il natante per il peso eccessivo affonda in un attimo.

Sebbene vicino a terra in quel punto il fondale è assai profondo.

Tre ragazzi albenganesi, che hanno scelto lo scoglio isolato per il bagno, assistono all’affondamento mentre stanno salutando i bambini festanti.

La gioia si tramuta di colpo in urla agghiaccianti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I bambini non sanno nuotare, non vi è nulla cui aggrapparsi e in preda al panico si avvinghiano alle tre donne e le trascinano nel fondo.

I ragazzi albenganesi sulla spiaggia urlano consigli, invitano a muovere le bracciaper nuotare, ma le loro parole si perdono nell’aria.

Hanno 14 anni sono fragili ma si gettano senza esitazionein aiuto ai piccoli naufraghi.

Le urla giungono ai contadini che oltre la barriera ferroviaria non vedono nulla.

I più vicini incuriositi dall’improvviso schiamazzo corrono sotto lo stretto cavalcavia sulla spiaggia e alla loro vista si presenta una scena drammatica.

Uno sciame di fanciulli sta affogando.

Mentre uno corre verso la passeggiata a chiedere aiuto, gli altri si gettano in mare.

I naufraghi si accalcano a grappolo sui soccorritori rischiando di trascinare tutti in un abbraccio mortale.

E i soccorritori devono compiere un’atroce scelta: ad ogni viaggio posso portare solo uno, due piccoli per non soccombere.

Nel viaggio successivo i bambino che sono a galla sono sempre di meno: qualcuno nel frattempo è stato inghiottito dall’acqua.

Dagli stabilimenti marini arrivano i bagnini, e tanti volenterosi.

Dal centro cittadino partono i militi della Croce Bianca.

I medici della Città allertati da un fulmineo passaparola si precipitano sul luogo della tragedia.

Si inizia il lento tentativo di strappare alla morte i corpi recuperati dal fondo.

Medici e volontari si prodigano nella lenta opera della respirazione artificiale.

Operazione che si protrae a lungo per tre ed anche quattro ore.

Si raccontano salvataggi miracolosi e straordinari.

Un colpo di tosse è il segno che la vita ritorna dopo due tre e persino sei ore, come il caso del bimbo già allineato tra i morti e che un infermiere intuisce flebilmente respirare.

Per tanti, quarantacinque bambini e tre maestre, la vita si è infranta contro il palo lasciato a pelo d’acqua a pochi metri da riva in una zona di mare isolata su una barca stracarica.

Le salme dei bambini e delle maestre vengono composte nella sede della Croce Bianca, mentre la notizia della tragedia si diffonde in tutta Italia e nel mondo.

Decine di giornalisti, le firme più prestigiose dei quotidiani nazionali, descrivono in articoli di sincero dolore lo strazio di tanti genitori e di un’intera comunità.

Dopo un solenne e commovente funerale le piccole bare bianche vengono caricate su un treno speciale e partono per Milano dove sono inumate nel cimitero di Musocco.

 

(Articolo tratto dal libro di Mario Moscardini “Albenga dal Fascismo alla Repubblica 1923-1970)

 

ARTICOLI CORRELATI:

La settimana Incom 00068 del 18/07/1947 : https://youtu.be/YuEG7VIi-GY

Dal «Corriere della Sera» del 17 luglio 1947: http://gojc.free.fr/csc/19470717.htm

Dal «Corriere della Sera» del 18 luglio 1947: http://gojc.free.fr/csc/19470718.htm

Dal «Corriere della Sera» del 20 luglio 1947: http://gojc.free.fr/csc/19470720.htm

Da “IVG” del 08 Luglio 2012: http://www.ivg.it/2012/07/loano-albenga-65-anni-dallaffondamento-del-barcone-anna-maria-morirono-44-bambini/

Da “IVG” del 26 Agosto 2014: http://www.ivg.it/2014/08/albenga-un-commosso-riconoscimento-per-il-superstite-del-naufragio-della-motobarca-annamaria/

Da “Savona News” del 26 Agosto 2014: http://www.savonanews.it/2014/08/26/leggi-notizia/argomenti/solidarieta-1/articolo/albenga-commozione-durante-la-cerimonia-per-gianni-tarnoldi-superstite-del-naufragio-dellannamaria.html

Da “Savona News” del 15 Dicembre 2015: http://www.savonanews.it/2015/12/15/leggi-notizia/argomenti/eventi-spettacoli/articolo/albenga-la-tragedia-dellaffondamento-della-anna-maria.html

Articolo della Croce Bianca di Albenga: http://www.crocebiancaalbenga.it/default.aspx?p=27&l=it

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Geometra Libero Professionista.


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